
Ai fini dell'attività di bonifica dell'impianto idrico, è necessario procedere mediante l'intervento di professionisti abilitati di fiducia, che devono provvedere ad una rapida verifica sia dell'impianto dell'appartamento dove è stata accertata la positività, sia dell'intero impianto condominiale al fine di rilevare i punti "critici" e procedere in base alle tipologie degli impianti idrici presenti, ad una rapida scelta di tipologia di interventi che si ritengono più idonei ai fini dell'eliminazione della problematica.
In caso di conclamata legionella si consigliano le seguenti indicazioni: evitare l'utilizzo della doccia presente all'interno del locale adibito a bagno (soprattutto se privo di aperture finestrate poiché l'utilizzo di acqua calda sanitaria in un locale chiuso e la conseguente formazione di vapori all'interno sono in questo caso ad alto rischio);
-se presenti scambiatori provvedere ad una verifica dello stato di pulizia, anche rilevando periodicamente le temperature di ingresso ed uscita dal lato primario e secondario.
-In caso di incrostazioni occorre procedere alla disincrostazione con prodotti acidi ed alla sanificazione (affidarsi a personale/ditte esterne specializzato/e per eseguire la pulizia/decapaggio degli scambiatori).
-Interventi di pulizia e sanificazione di rompigetto e soffione doccia. Le operazioni riguardano la sola rimozione di rompigetto e soffioni ed il rimontaggio con altrettanti nuovi o precedentemente disincrostati e sanificati. Se presente un tubo flessibile della doccia, si consiglia la sostituzione ex novo.
Si consiglia di eseguire le operazioni di disincrostazione e sanificazione come di seguito specificato:
Per la fase disincrostante utilizzare un prodotto a base di acido fosforico formulato con tensioattivo (esempio un equivalente del VIAKAL), diluito secondo le istruzioni del fornitore (non utilizzare prodotti a base di acido cloridrico, che danneggiano la cromatura ed i rivestimenti della plastica). I pezzi da trattare devono essere messi a bagno dopo aver preparato la soluzione, ben mescolata. I pezzi devono essere lasciati a bagno per almeno tre ore, meglio se tutta la notte e comunque fino a completo dissolvimento del calcare depositato. Al termine della disincrostazione occorre rimuovere i pezzi dalla soluzione, scolandoli e trasferendoli in un contenitore per la fase di risciacquo; la soluzione acida diluita può essere tranquillamente recuperata, in quanto la sua attività permane per numerosi interventi, data la quantità minima di calcare presente sui pezzi.Il risciacquo dei pezzi deve essere effettuato con abbondante acqua, ricambiata più volte, in modo da eliminare tracce di soluzione acida, pena il rischio di formazione di gas tossico (cloro) durante la sanificazione successiva.
La sanificazione può essere eseguita con ipoclorito di sodio diluito in acqua, in ragione di 50 ml (o cc.) ogni 10 litri di acqua, a partire da una soluzione di ipoclorito di sodio al 5 - 6 % di cloro attivo.
Si procede come per la disincrostazione, cioè, preparando e miscelando prima la soluzione e poi immergendo i pezzi e mescolando bene.
Il tempo di contatto è di un'ora. Al termine eliminare la soluzione di ipoclorito e sciacquare bene i pezzi con acqua corrente e mescolando.
Scolare i pezzi e procedere a rimontarli.
Si raccomanda di utilizzare vaschette dedicate e chiaramente individuabili per le varie operazioni.
Durante le operazioni di disincrostazione, sanificazione e risciacqui, utilizzare protezioni per gli occhi e le mani (occhiali/ visiera e guanti in gomma).
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