DISTRUGGERE I NIDI DI RONDINE E' UN REATO.
- Fi.LI Service Srl
- 16 giu
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Con l’arrivo della primavera le nostre città e i nostri borghi rurali cominciano ad essere popolati da rondini, rondoni e balestrucci, che rappresentano il simbolo della bella stagione che avanza. E come ogni anno si ripropone il problema dei nidi che vengono distrutti.
Spesso questi uccelli, al ritorno nei centri urbani, trovano i loro nidi distrutti, bruciati, vandalizzati o anche semplicemente rimossi dalle abitazioni o dalle strutture condominiali. Fare ciò costituisce un reato.
Cosa dice la normativa europea e quella italiana
La normativa europea e quella italiana tutelano le rondini, i rondoni e i balestrucci. La rimozione dei loro nidi rappresenta un illecito. Nei casi di ferimento o uccisione di esemplari adulti ma anche di nidiacei sono integrati i delitti di maltrattamento o uccisione di animali puniti con la reclusione o con pene pecuniarie molto importanti, in qualche caso sino a 50.000 euro.
Trattandosi di una specie a rischio la legge tutela questi animali, prevedendo pene severe per tutti i trasgressori.
Difatti, fra i comportamenti che rischiano di mettere ancor più a rischio la loro sopravvivenza vi è senza dubbio quello della rimozione arbitraria, sconsiderata ed indiscriminata dei loro nidi (utilizzati anche per più anni al ritorno dalle migrazioni), costruiti abitualmente sotto tettoie, spioventi, terrazzi e cornicioni dei palazzi e delle abitazioni.
Perché si commette un reato?
Ebbene, questa condotta può risultare illecita a vario titolo. Diventa un illecito pure la sola distruzione materiale dei nidi. La sanzione in questo caso è essenzialmente amministrativa e pecuniaria, con somme che possono arrivare a diverse migliaia di euro. Molto più gravi sono le conseguenze previste nel caso in cui la distruzione sopra detta determini il ferimento o l’uccisione di esemplari adulti o anche di nidiacei.
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