Incremento della tassazione dal 21 al 26%, ma solo a partire dalla seconda casa locata. Aliquota più alta solo ai redditi maturati a partire dal 2024, anche se i contratti erano già in essere e i pagamenti sono stati materialmente effettuati prima.
La legge «riconosce al locatore la facoltà di usufruire dell’aliquota ridotta del 21% relativamente ai redditi riferiti ai contratti di locazione breve stipulati per una sola unità immobiliare per ciascun periodo d’imposta, a scelta del contribuente». L’opzione per l’immobile al quale applicare l’aliquota più bassa andrà manifestata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta nel quale sono stati percepiti i canoni. In sostanza, quindi, le prime opzioni andranno esercitate nelle dichiarazioni del 2025. Bisogna ricordare, comunque, che questa tassazione si applica per chi possiede al massimo quattro immobili; dal quinto immobile locato in poi, infatti, scatta l’obbligo di partita Iva e, di conseguenza, quanto percepito diventa reddito di impresa.
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